In risposta all’articolo apparso sul quotidiano “La Nazione” di domenica 30 settembre, recante il titolo “Tanto rumore…Chiude il quartier generale del Comitato anti-discarica”
Il “Comitato tutela ambientale Alta Valdera” che da circa due anni lotta per contrastare l’ampliamento della discarica di Legoli, si autofinanzia per tutte le sue iniziative grazie alla creatività, alla generosità e al tempo dedicato volontariamente dai componenti del comitato stesso.
Purtroppo alle spese per le numerose iniziative verso rifiuti zero (che autofinanziamo totalmente, ricordiamo tra le tante il convegno del 4 dicembre 2011 a Peccioli, che ha visto la presenza di numerosi esperti del settore ma nessun giornalista e nessun amministratore locale) ora si sono aggiunte quelle per il ricorso al TAR contro la determina che autorizza l’ampliamento della discarica, che non è stato promosso da noi ma che stiamo appoggiando con tutte le nostre forze: questo comporta dei costi aggiuntivi rilevanti per le nostre possibilità, e questo è il motivo per il quale si è deciso di disdire il contratto di affitto rimanendo così senza sede ma continuando comunque a portare avanti la nostra battaglia.
La decisione è stata quindi presa esclusivamente dai componenti del comitato nell’intento di ottimizzare le risorse, e nessuno ha richiesto lo sgombero come ipotizzato nell’articolo.
Non è neppure vero che “..hanno minacciato ricorsi e carte bollate”: non si tratta di minacce, ma di operazioni già in corso.
Non ci sembra inoltre che esista una legge che vieti di protestare nel nome dell’interesse comune: esistono invece leggi che tutelano il benessere sociale, la verità e la trasparenza, alle quali si appellano, e continueranno a farlo anche senza sede, tutti i cittadini che si riconoscono in questo comitato.
Riteniamo altresì che l’associare un faraonico ampliamento di discarica al “mondo che cambia velocemente e che ha voglia di ripresa” sia anch’esso inopportuno: fortunatamente, in un numero sempre più grande di amministrazioni locali italiane la gestione dei rifiuti (e anche dell’economia locale) sta prendendo un’altra direzione, e ci auguriamo che presto o tardi anche qualche amministratore di Peccioli se ne accorga.
Per questi motivi, a noi pare che le notizie riportate sul quotidiano La Nazione di Pontedera del 30 settembre siano fuorvianti,e non solo quelle: infatti, anche nell’articolo pubblicato il 29 settembre, dal titolo “discarica d’oro”, si afferma che l’ampliamento sarà di 4 milioni e mezzo di metri cubi, mentre l’autorizzazione è stata concessa per “soli” 1,9 milioni di metri cubi…
Invitiamo chi intende occuparsi correttamente e professionalmente di informazione a verificare le fonti (per esempio contattando il nostro Ufficio Stampa), evitando di diffondere notizie così lontane dalla realtà e dallo spirito democratico e di legittimità che ci ispira, rischiando persino di apparire “di parte”.
Comitato Tutela Ambientale Alta Valdera
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